lunedì 31 dicembre 2007

Ultimo tramonto del 2007

Saluto con tristezza il 2007, un anno meraviglioso, vissuto a cavallo di due regioni, la silenziosa Lombardia, l’esuberante Sicilia, e di due mondi, quello tridimensionale e quello della rete. È stato un anno vissuto intensamente giorno per giorno, minuto per minuto, secondo per secondo, attimo per attimo. Ore e ore a spalmare colore, lunghi momenti ad osservare il cimino delle canne, interminabili parole spese per gli altri. Tante le coppe conquistate, le mostre realizzate, molti i premi vinti. È stato un anno di radicali cambiamenti, di scelte da fare, di decisioni da prendere; un 2007 di addii, di bentornato, di arrivederci.
Grazie splendido 2007, vieni pure avanti 2008.

Felice nuovo anno a tutti

sabato 15 dicembre 2007

Collettiva presso L'Oca Nera

Due mie opere della serie Lacrime, questo Natale fanno parte di una collettiva, organizzata all’interno del locale bivonese L’Oca Nera-Win Blues Cafè, visibile fino all'Epifania.

martedì 27 novembre 2007

La terza lacrima

Nel suo cuore
covava
una lacrima

venerdì 9 novembre 2007

L'albero solitario

L’albero solitario

Orizzonte ideale
oltre il quale
odo
in lontananza
voci confuse
senza confini
trasportate
dall’ armonioso ritmo
dell’impetuoso Maestrale

lunedì 5 novembre 2007

Estemporanea a Villafranca Sicula

Dopo Bivona, Realmonte, San Biagio Platani e Porto Empedocle, anche il comune di Villafranca Sicula possiede una mia opera. Invitato dal maestro Peppe Di Salvo, ho partecipato Sabato 3 Novembre ad una bella estemporanea nel paese di Villafranca, ubicato lungo la valle del Sosio, in uno splendido paesaggio in cui l’ulivo la fa da padrone. Proprio l’ulivo è stato uno dei temi su cui realizzare le opere. Affascinato da questi vasti uliveti che reggono l’economia di tutto il territorio della valle ho dato forma e colore sulla nuda tela ad un ulivo carico di frutti che con le sembianze di una divinità ancestrale, danzando, propizia un ottimo raccolto. Peccato che l’opera non è piaciuta alla giuria che non l’ha reputata degna di premio. Anche se non ho vinto, avere trascorso una giornata in compagnia del simpaticissimo maestro Di Salvo ed avere conosciuto nuovi artisti ha ampiamente appagato una giornata caratterizzata dalla pioggia.

domenica 28 ottobre 2007

Un sacco..di funghi

La loro bontà
è stata la loro condanna:
meravigliosi funghi
sono pronti
a morire sulla padella.

Settimane di attesa, mille dubbi…Sarà adatto il clima della mia terra??? Bisogna innaffiarli spesso??? Ma un bel giorno, inizialmente timidamente, infine con coraggio, ottimi pleurotus, volgarmente aricchieddri, sono comparsi in tutto il loro splendore dai buchi di un sacco di paglia contenente il prospero micelio. Mi sa che per settimane, nel menù di casa mia, i funghi saranno all’ordine del giorno.

domenica 21 ottobre 2007

Tris a mare

Ieri sera io, Alfonso Di Leto e Daniele Guggino, membri dell’associazione Carpediem-bivona, abbiamo vinto delle coppe prestigiosissime nella gara di pesca a livello regionale, specialità Surf Casting, organizzata dal CSS di Agrigento, svoltasi sul litorale di Piana Grande (Ribera). Su un totale di 117 concorrenti professionisti del Surf Casting e campioni dalla fama rinomata, distribuiti in dodici settori, io mi sono classificato al primo posto nel mio settore, mentre Alfonso ha conquistato un secondo posto nel proprio.
Alla fine della gara nella classifica generale, ci siamo posizionati, rispettivamente, al dodicesimo e tredicesimo posto. Un premio ha ricevuto anche Daniele Guggino, il più piccolo partecipante della gara.

lunedì 15 ottobre 2007

questo blog aderisce al Blog Action Day

Che cos’è il Blog Action Day?
Il 15 ottobre, i blogger si uniranno per focalizzare l'attenzione di ognuno su una sola, importante problematica. Quest'anno l'argomento di discussione sarà l'ambiente. Ogni blogger scriverà un articolo sull'ambiente, in modo del tutto personale e collegato all'argomento del suo blog. Il nostro scopo è far parlare tutti di come costruire un futuro migliore.
Io ho pensato di dedicare un post ai luoghi del mio paese miseramente macchiati di nero.
Il timido ciclamino
destatosi dal sonno estivo,
mesto,
china il capo
di fronte alle ferite
provocate da mani
meschine


domenica 23 settembre 2007

Due nuovi trofei di pesca, targati Carpediem-bivona, sulle mensole della mia stanza..

Oggi ho partecipato, dando il meglio di me, ad una entusiasmante gara di pesca sulle rive della Diga Castello di Bivona, organizzata dalla splendida associazione di cui faccio parte, la Carpediem-bivona, classificandomi al terzo posto.
Anche se la celebre massima dal barone Pierre De Coubertin recita "L'importante non è vincere ma partecipare", ritengo in ogni caso che nelle competizioni bisogna mettercela tutta e cercare di vincere.
Però, attenzione, vincere non è l’unica cosa che conta, l’importante è stare bene con gli altri e divertirsi. Poi se si vince ancora meglio. Allo stesso tempo bisogna assolutamente evitare di partecipare passivamente ma occorre dare sempre il meglio.
Io do sempre il massimo nelle competizioni. L’ampio carniere dei miei trofei di pesca sportiva è il frutto di anni e anni, praticamente tutta la vita, di pescate per mari, laghi, fiumi e torrenti; pagine e pagine di riviste di pesca lette; lire e lire ed euro ed euro di piombi, ami, lenze ed esche buttate in acqua. Quanto sole, quanta umidità, quanta pioggia mi sono preso nelle ossa, eppure la mia passione è stata un escalection di successi. In pratica mi sono quasi sempre classificato tra i primi tre posti in tutte le numerose gare a cui ho partecipato. Non nego che indubbiamente la componente fortuna fa la sua parte, ma certo la mia caparbietà, il mio amore per questo sport hanno il loro peso nei successi.
Spero sempre di dare il meglio di me stesso anche in funzione di quello che è l’obiettivo che cerco di raggiungere nella mia bella Diga, catturare la regina delle regine, una carpa che supera i 10 kg, quella carpa
che durante una battuta di pesca, molti anni fa, abboccò al mio amo….le diedi la ferrata, sentii una grande forza dall’altra estremità della lenza.. la carpa era salita in superficie, la lenza si era sollevata completamente dall’acqua. Ad una cinquantina di metri vidi la sua sagoma enorme.. la carpa era curiosa di vedere con chi stava lottando. Forse delusa dal fatto che si trattava di un ragazzino riccioluto e senza barba, ancora inesperto ma già carico di passione decise di non accettare la sfida. Con facilità, inarcando la coda, ruppe la lenza…non era ancora il momento, la lotta non era ancora alla pari, il tempo non era ancora maturo

martedì 18 settembre 2007

Omaggio all'estate 2007

Nel piccolo formato
(cm. 22x30)
un omaggio
a questa bellissima
estate







sabato 8 settembre 2007

Un mare...di pesci!





Bella pescata di fine


stagione con l'amico Daniele e il cugino Salvatore


all'amo orate, saraghi, donzelle, gronchi e murene




lunedì 13 agosto 2007

Ho portato una donna al mare

acrilico su tela, cm. 18x24

Ho portato una donna al mare…bella estemporanea quella di ieri, 12 agosto 2007, a Porto Empedocle (Ag)…oltre a dipingere un quadro da consegnare a fine giornata, bisognava dare all’inizio della manifestazione una piccola opera, precedentemente realizzata, da lasciare come ricordo...ho pensato di dipingere nelle due opere lo stesso soggetto ma con due visioni differenti...infatti...nella piccola tela ho rappresentato una donna in nero che castamente con il suo grande cappello si ripara dai raggi del sole, quel sole che arde il suo Paese, sui monti...mentre nella tela grande la stessa donna, scesa al mare, sulla spiaggia si denuda del nero ed acquista colore. Distesa sull’arenile, con tutto il corpo abbronzato, contempla il mare coperta da un grande cappello di paglia…a fine giornata ho ricevuto in premio un bellissimo cavalletto ed un attestato di merito.

martedì 24 luglio 2007

Prima Rassegna D'Arte bivonese "Roberta Costanza"

È in programma per sabato 4 e domenica 5 Agosto la:
Prima rassegna d’Arte bivonese “Roberta Costanza”
La collettiva si svolgerà presso l’atrio comunale del comune di Bivona
Apertura sabato ore 21:00.

L’idea di organizzare questa rassegna d’arte nasce dalla volontà di fare emergere la creatività artistica bivonese,perché credo che l’arte ci sostiene, ci appaga, ricolma il nostro io interiore di grandi sentimenti, s’impadronisce di tutti i desideri che vogliono esternarsi e alimenta nel nostro petto ogni degna aspirazione.Per rendere Bivona sempre migliore è necessario porsi, non come semplici spettatori del suo lento divenire, ma come partecipi attivi della sua crescita. Bivona e i bivonesi hanno molto da proporre; sotto la nostra fertile terra scorre un ardente fiume di magma creativo, che fuoriesce impetuoso non appena trova uno spiraglio.Gli artisti presenti a questa manifestazione costituiscono indubbiamente uno spiraglio.La lava ardente della creazione, che scivola impetuosa lungo i fianchi della loro anima, dà forma e colore ad un variegato repertorio artistico che spazia da una visione astratta ad un’immagine essenzialmente figurativa.Tutte le opere, nella loro originalità, hanno un filo conduttore: il legame inscindibile dell’artista con leproprie radici bivonesi.
Ho pensato insieme all'amministrazione comunale di intitolare la rassegna a Roberta Costanza, un’artista bivonese prematuramente scomparsa, che ha lasciato un proprio segno indelebile attraverso le sue opere.
Artisti partecipanti alla rassegna

Loredana Bellomo, Massimo Bellomo, Anna Maria Bruna, Giampiero Cannella, Luigi Cannella, Daniela Cardinale, Giovanni Cardinale, Michele Cardinale, Maddalena Ciccarello, Domenico Cocchiara, Cettina Di Noto, Silvia Di Salvo, Stefano Gallitano, Marco Giglia, Giuseppe Greco, Salvatore Guggino, Vincenzo Mirrione, Giuseppe Mungiovì, Francesco Padronaggio, Leonardo Padronaggio,Vincenzo Parisi, Fabrizio Scilì Bellomo, Valentina Scilì Bellomo, Biagio Spallino, Lia Spallino, Carmela Traina, Luca Trizzino.

venerdì 22 giugno 2007

Nuova tela della serie PENSIERI


Laggiù
oltre l’orizzonte
limitato dal pioppo solitario
da questa terra di smeraldo ed oro
sulle ali di voraci stormi
volano repentini i miei pensieri

martedì 5 giugno 2007

Un papavero tra le mani di Elisa, la mia fata, si trasforma in...

Sulle note del merlo e del cardellino
incitata dal grano saraceno
armoniosamente danza
agghindata da mani di fata
una sensuale ballerina di flamenco

domenica 27 maggio 2007

Finalmente il mare

Finalmente
disteso su un lenzuolo di ciottoli
sotto un tetto di stelle
ho conversato con le onde del mare
…in una splendida battuta di pesca, che ha regalato alla nuova compagnia di ventura
un orata, un sarago, un grongo, una murena e tanto altro… come ad un figlio al prodigo il familiare mare ha esposto sulla sua mensa i suoi frutti migliori in una magica notte di maggio




martedì 22 maggio 2007

E' questa la Sicilia!

Sotto un tale cielo
sulla gestante spiga
si consuma
l’amore

martedì 1 maggio 2007

Tutt'uno con la terra

Ieri sera, nel rivedere un vecchio, meraviglioso film, Nuovo Cinema Paradiso, sono rimasto colpito da un dialogo tra i due protagonisti: Totò, il giovane ragazzo di Giancaldo (Palazzo Adriano - Pa) appena tornato dal servizio militare fatto a Roma e Alfredo, un vecchietto, un tempo operatore del cinematrogafo del paese, rimasto cieco durante l’incendio del cinema.
Alfredo - Ognuno di noi ha una stella da seguire. Vattinni, chista è terra maligna. Finu a quannu ci sei tutti i giorni, ti senti al centro del mondo, ti sembra che non cambia mai niente. Poi parti, un anno, due, e quannu torni è cambiato tutto, si rompe il filo. Non trovi chi volevi trovare. Le tue cose non ci sono più. Bisogna andare via per molto tempo, per moltissimi anni, per ritrovare al ritorno la tua gente, la terra unni si nato. Ma ora no, non è possibile, ora tu sei più cieco di me.
Totò – Questa chi l’ha detta, Gherry Cooper, Gimmy Stewart, Erry Fonda?
Alfredo – No Totò, non l’ha detto proprio nessuno, chistu lu dicu io. La vita non è come l’hai vista al cinematografo, la vita è chiù difficili. Vattinni, tornatinni a Ro. Tu si giovani, il mondo è tuo e io sugnu vecchiu. Non vogliu più sentirti parlare, vogliu sentiri parlari di tia.
Mi identifico molto in Totò, mentre la voce di Alfredo è quella di una saggia coscienza, ma ahimé non l’ho ascoltata, mi sono fatto fottere dalla nostalgia, ritornando al mio paese. Manco da due anni e vedo che è tutto cambiato. I miei amici non ci sono più e quelli che sono rimasti sono diversi, si è rotto il filo, io non so quasi più niente di loro e loro nulla di me. Anche il paese è cambiato. In bene e in male…quella pietra su cui ero solito sedermi non c’è più...non c’è più neppure il sentiero che giorno per giorno prima a carponi, poi sbarbatello, rasta e con la barba folta ero solito percorrere...non riconosco neppure il sapore dell’acqua…ma risento sempre i soliti discorsi politici, dato le amministrative…,sviluppo, occupazione, impresa, assistenza, anziani, disabili, ecc, ecc...io ho deciso di tornare definitivamente nella mia terra, senza l’influenza di nessuno…senza parlare da pulpiti e senza chiedere niente a nessuno ho scelto di contribuire in silenzio a fare rifiorire, con la mia arte, col mio ingegno, con la mia caparbietà, col mio entusiasmo, con la mia penna, la mia terra…ho deciso di ritornare ad essere un tutt’uno con essa, ho deciso di immergermi completamente in essa.

lunedì 30 aprile 2007

Estemporanea a San Biagio Platani


Il 29 aprile 2007 è una data che difficilmente dimenticherò, per due motivi. Anzitutto perché dopo molto tempo sono tornato a dipingere nella mia terra: la Sicilia; poi perché, per la prima volta, il soggetto di una mia opera è stato il Cristo. L’occasione è stata l’estemporanea organizzata dal Comune di San Biagio Platani, bel comune dei Monti Sicani, nell’ambito della suggestiva festa degli Archi di Pasqua.
Sono e sarò sempre affascinato dalle estemporanee, in quanto occasioni di confronto e di sana competizione. Questa volta però è stato diverso. Forse perchè tra amici o per l’ottima accoglienza, fatto sta che, dipingendo all’interno di un magnifico scenario degli Archi, sono riuscito a saziare la mia voglia di tornare a dipingere sotto il caldo sole sicano e ad esprimermi al meglio, pur improvvisandomi in una inedita tematica e utilizzando una tecnica che non ha niente di accademico e per me del tutto inedita. Infatti mescolando acrilici, foglie, rami, sabbia e pomice sono riuscito a rappresentare il Cristo sulla croce. È da queste giornate, da queste nuove emozioni, che il demone creativo che è in me, riacquista tutta la sua esuberante vitalità.
Le opere, che tutti i partecipanti abbiamo realizzato, saranno esposte in una collettiva Domenica 6 maggio in un locale della piazza di San Biagio. Sarà un ulteriore momento di ritrovo per noi artisti. Lode a questa iniziativa dell’amministrazione di San Biagio, che deve essere presa ad esempio da tutti i Comuni, perché, nella nostra Provincia, culla di civiltà, e madre di grandi geni (Empedocle, Zeusi, Giambecchina, Attardi, Pirandello, Sciascia, Camilleri), bisogna tenere in superficie la vena artistica che ci contraddistingue. Non è certo un caso che il geniale e enigmatico Dedalo, atterrò con le sue ali di cera proprio in questa terra, perché qui, ospitato dal sicano Kocalo, avrebbe potuto continuare a produrre opere d’arte.

martedì 13 marzo 2007


L'ostaggio
acrilico su tela, 2007, cm 24x18

Ieri non sono riuscito a tenere a bada l’ostaggio intrappolato nella mia mente, estremamente concentrata, in questo periodo, a immagazzinare ed elaborare dati per superare indenne l’inverno, in modo che la primavera mi conduca trionfante verso il caldo abbraccio dell’estate, quando finalmente le mie mani, incuranti, si sporcheranno di colore.

lunedì 12 marzo 2007

Cicogna bianca a Filaga !?


Per la felicità dei piccoli e lo stupore dei grandi una magnifica cicogna bianca, nel caldo luglio 2006, ha scelto la sommità di un traliccio dell’alta tensione, vicino Filaga (PA), per costruire il nido dove nel giro di poche settimane sono comparsi i becchi di due cicognini. C’è da chiedersi se il tenero evento è stato preludio di future nascite tra i pochi abitanti di Filaga, piccola frazione del Comune di Prizzi (Cittadina dei Monti Sicani), che con gli sguardi fissi a seguire l’andirivieni dell’instancabile madre dal nido, hanno ammirato la tenera famigliola o si è trattato di uno dei tanti sintomi del cambiamento climatico che sta modificando i ritmi della natura, dato che cicogne che nidificano in queste calde zone della Sicilia, almeno io, non ne ho mai viste.

domenica 4 marzo 2007

Avete visto che è successo sabato a mezzanotte in punto? La luna prima è sparita poi è ricomparsa rossa e per un attimo, un solo interminabile attimo si è messa a danzare.
Ecco spiegato perché un tempo il fenomeno visibilissimo, dato che gli occhi non percepivano altre luci eccetto il chiarore in terra dei falò e lo splendore in cielo delle stelle, era considerato un evento portentoso carico di sventure. Sicuramente si temeva che quella luna, sempre immobile nel lento movimento del bianco velo che la ricopre, improvvisamente di rosso vestita mettendosi a danzare sarebbe caduta sulla terra. Per fortuna, per tutti coloro che si sono persi il fenomeno, sono riuscito a scattare una foto di questa danza. Se non mi credete non vi resta che attendere che la luna torni a danzare nel 2026 per noi se mai lo vorrà rifare.

venerdì 23 febbraio 2007

L'attesa

Anche quando i pennelli attendono immobili un gesto dalla mano le loro ombre tracciano sull’anonima tela linee armoniche di invisibili figure vestite di luce in cerchio intorno alla mia anima

giovedì 22 febbraio 2007

Proviamo a indovinare

Questo è l'indovinello del signor G
Nn terra nasci,
‘n terra pasci
fa lu fruttu e nun hiurisci.
Cos'è?

martedì 20 febbraio 2007

Sparaci fungi vavaluci e granci spenni assà e nenti mangi

Detto dialettale siciliano usato per dire che chi compra asparagi, funghi, lumache e granchi spende molti soldi ma mangia poco, dato che la parte mangiabile è veramente esigua.

indovinello:

Don Gaspanu,
don Gaspanu,
chi faciti ni stu chianu?
Ne mangiati,
ne biviti
ma chiù longu
vi faciti.

Che cos’è?

lunedì 19 febbraio 2007

La finestra dentro il lago

C’è a Bivona un lago o per meglio dire una diga, che si riempie d’inverno e si svuota d’estate per poi lentamente ricominciare a riempirsi.
In questo sali/scendi del livello dell’acqua, scompare e ricompare una casa infestata dagli spettri della storia.
Poco tempo fa entrando nella casa, solo con milioni di pensieri, ho visto, attraverso una finestra, delinearsi un lungo fregio, come un profilo d’ombra su un vetro inesistente. Appena vi ho riconosciuto la mia vita, la luce del cielo è sprofondata nell’acqua del lago facendo scomparire il fregio sotto il peso dei ricordi.

giovedì 8 febbraio 2007

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?


...intitolava Gauguin il suo testamento spirituale e artistico, la sua più grande tela...


Io vengo da una terra...



...bruciata da questo sole...


...che si spegne ogni sera...

....per mostrare la sua timida sposa...




...sono diventato la mia terra..


...e...


...ovunque vado...


...porto in me la sua luna e il suo sole.


lunedì 5 febbraio 2007

Tradizioni arcane

Ho avuto la fortuna di assistere nella mia infanzia a riti apotropaici oggi pressoché scomparsi. Sto parlando di quelle azioni arcane compiute da soggetti appartenenti ad una quasi estinta civiltà agricola, non in possesso delle giuste chiavi di lettura per spiegare certi fatti. Questi soggetti cercavano di porre rimedio al presunto evento oscuro, mediante riti e gesti volti ad esorcizzare sciagure…così… non dimenticherò mai la bonarma (buon’anima= formula dialettale siciliana indicante rispetto, utilizzata quando si nomina una persona defunta) della zia Vicenza che, quando sentiva gli improvvisi tuoni dei temporali estivi, buttava sale fuori dalla porta di casa per scongiurare alluvioni e disastrose grandinate…oppure…la bonarma dello zio Turiddru che aveva appeso un rospo a testa in giù, lasciandolo morire, perché credeva che la povera bestiola portasse sfortuna…o… la bonarma di lu zu Carminu (la parola “zu” sostituisce, in dialetto siciliano, la parola signore , se donna “za”) che uccidendo una ciaula (Corvo nero) l’aveva appesa in bella vista all’estremità di una canna conficcata nel suo appezzamento di terreno, per evitare che il vorace stormo di questi uccelli scendesse sul suo raccolto. Ognuna di queste azioni può avere una spiegazione più o meno scientifica…ma mai e poi mai mi sarei immaginato che nel ricco ed emancipato Nord…nel suo cuore…nella Milano bene…nel suo salotto…nelle Galleria…proprio al centro…sul pavimento…nel mosaico raffigurante un toro rampante… all’interno di un buco molto levigato e profondo qualche centimetro, proprio all’altezza dei testicoli del toro…i milanesi…ancora nel 2007…conficcano il loro tallone e girando per tre volte su se stessi si assicurano un po’ di fortuna (questa è la spiegazione che mi ha dato colui che ha compiuto il gesto davanti ai miei occhi)…chissà qual è la logica spiegazione…ma…???....boooo…certo l’effetto di far girare le palle al toro è assicurato.

venerdì 2 febbraio 2007

L'amore è cieco

L'amore è cieco e ne ho la prova. Nel mio giardino ho un piccolo ninfeo dove un rospo di gomma è delizia e stupore dei miei cuginetti che nelle calde e afose giornate estive si divertono a disturbare i poveri pesciolini rossi che nuotano tra ninfee e papiri. Ma il piccolo mostro di gomma ha attirato anche...clicca qui http://www.focus.it/Community/Contributo.aspx?idc=59456 per vederlo

Una via di Bivona arriva su Focus

Una foto che ho scattato ad una targhetta indicante una via del mio paese è stata pubblicata nella sezione cartelli strani del sito di Focus. Clicca qui http://www.focus.it/Community/Contributo.aspx?idc=59458 per vederlo

martedì 2 gennaio 2007


Chi sono ?

Chi sono?
Sono forse un poeta?
No certo.
Non scrive che una parala, ben strana,
la penna dell’anima mia:
«follia».
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non à che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
«malinconia».
Un musico allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
«nostalgia».
Son dunque…che cosa?
Io metto una lente
dinanzi al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.
Aldo Palazzeschi

Ogni artista, che mostra le sue opere, mette una lente dinanzi al suo cuore per farlo vedere bene alla gente. Un’amica, nel libro-firme di una mia mostra, mi scrisse: complimenti per avere messo
in mostra la tua coscienza. La foto dimostra come la mia ombra è sempre in sintonia col mio corpo ed entrambe mostrano al mondo la mia anima. Chi sono? Il saltimbanco dell’anima mia.