Riflettere sull’anno trascorso da quella parte del mio animo che è immerso nell’arte e fa arte. Il 2006 l’ho quasi interamente vissuto nella Pianura Padana e molte delle opere con questa data sono state concepite in terra lombarda. Qui la mia tavolozza è stata piuttosto disordinata perché mi è stato difficile mettere da parte le calde tinte che sono solito usare nelle mia terra. Queste opere sono state ammirate, dalla gente che ascolta il lento scorrere dell’acqua dei navigli e ammira le risaie, in due personali che ho allestito a Pavia, al Caffè dell’arte e nello spazio Zoom di Salmoiraghi&Viganò. Nel ciclo delle Verità nascoste (www.bivonaonline.it/cocchiara) e nei tre paesaggi dipinti in quella terra, chiunque ha riconosciuto i colori lucenti della culla dove è nata la mia arte, la Sicilia. Un’ arte nata tra campi di grano, fiori di pesco, onde del mare. I miei occhi, dalle cime dei Monti Sicani, hanno guardato lontano, alla ricerca di nuove terre, di nuovi sentieri, nuovi porti, nuove mete dove concepire opere che emergeranno sempre da quei colori donati dall’abbagliante sole, dall’immenso mare e dalla feconda terra che rendono unica al mondo la mia Isola.
sabato 30 dicembre 2006
Riflettere sull’anno trascorso da quella parte del mio animo che è immerso nell’arte e fa arte. Il 2006 l’ho quasi interamente vissuto nella Pianura Padana e molte delle opere con questa data sono state concepite in terra lombarda. Qui la mia tavolozza è stata piuttosto disordinata perché mi è stato difficile mettere da parte le calde tinte che sono solito usare nelle mia terra. Queste opere sono state ammirate, dalla gente che ascolta il lento scorrere dell’acqua dei navigli e ammira le risaie, in due personali che ho allestito a Pavia, al Caffè dell’arte e nello spazio Zoom di Salmoiraghi&Viganò. Nel ciclo delle Verità nascoste (www.bivonaonline.it/cocchiara) e nei tre paesaggi dipinti in quella terra, chiunque ha riconosciuto i colori lucenti della culla dove è nata la mia arte, la Sicilia. Un’ arte nata tra campi di grano, fiori di pesco, onde del mare. I miei occhi, dalle cime dei Monti Sicani, hanno guardato lontano, alla ricerca di nuove terre, di nuovi sentieri, nuovi porti, nuove mete dove concepire opere che emergeranno sempre da quei colori donati dall’abbagliante sole, dall’immenso mare e dalla feconda terra che rendono unica al mondo la mia Isola.
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