mercoledì 27 dicembre 2006


L’artista produce in continuazione rimirando attraverso i vetri appannati della sua storia e cercando di scrutare verso l’orizzonte del suo futuro. Aprendo in ogni sua opera uno spiraglio, mostra agli altri i suoi pensieri. Questi si materializzano nella nuove creature che ricevono l’anima dagli sguardi di coloro che sanno infondere vita al colore. Ma se una di quelle creature non emerge con forza dalla sua anima ma si rispecchia ogni momento nei suoi occhi dal di fuori allora l’artista non ne è più l’autore. Egli diventa l’osservatore, incantato dallo sguardo di colei che vede e, per sempre, gli appartiene.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quindi, l'artista può vedersi dentro o guardare fuori. Mi chiedo se è più gratificante essere osservatori o autori.

Anonimo ha detto...

L'autore è anche l'osservatore. Indubbiamente mi gratifico del fatto che un'opera l'ho realizzata io,ma allo stesso tempo mi compiaccio del fatto che l'opera che sto osservando è la mia.