Oggi parto per la meravigliosa isola di Lampedusa. Mi delizierò del mare, mi dedicherò alla pesca, ma soprattutto cercherò di carpire la voce dei poveri disperati che cercano di raggiungere l’isola, l’agognata terra promessa, nella speranza di una vita migliore. Un'idea mi balena da tanto nella testa: se Burri nelle sue tele condannava l’olocausto, se Giambecchina nei volti dei suoi personaggi raccontava il sudore e la miseria dei nostri avi, io da agrigentino che sono, non posso essere indifferente all’odissea dei poveri clandestini, pertanto dedicherò delle tele proprio a loro. Cercherò di far sentire attraverso i miei colori il loro disperato grido di aiuto.
venerdì 4 luglio 2008
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