lunedì 30 aprile 2007

Estemporanea a San Biagio Platani


Il 29 aprile 2007 è una data che difficilmente dimenticherò, per due motivi. Anzitutto perché dopo molto tempo sono tornato a dipingere nella mia terra: la Sicilia; poi perché, per la prima volta, il soggetto di una mia opera è stato il Cristo. L’occasione è stata l’estemporanea organizzata dal Comune di San Biagio Platani, bel comune dei Monti Sicani, nell’ambito della suggestiva festa degli Archi di Pasqua.
Sono e sarò sempre affascinato dalle estemporanee, in quanto occasioni di confronto e di sana competizione. Questa volta però è stato diverso. Forse perchè tra amici o per l’ottima accoglienza, fatto sta che, dipingendo all’interno di un magnifico scenario degli Archi, sono riuscito a saziare la mia voglia di tornare a dipingere sotto il caldo sole sicano e ad esprimermi al meglio, pur improvvisandomi in una inedita tematica e utilizzando una tecnica che non ha niente di accademico e per me del tutto inedita. Infatti mescolando acrilici, foglie, rami, sabbia e pomice sono riuscito a rappresentare il Cristo sulla croce. È da queste giornate, da queste nuove emozioni, che il demone creativo che è in me, riacquista tutta la sua esuberante vitalità.
Le opere, che tutti i partecipanti abbiamo realizzato, saranno esposte in una collettiva Domenica 6 maggio in un locale della piazza di San Biagio. Sarà un ulteriore momento di ritrovo per noi artisti. Lode a questa iniziativa dell’amministrazione di San Biagio, che deve essere presa ad esempio da tutti i Comuni, perché, nella nostra Provincia, culla di civiltà, e madre di grandi geni (Empedocle, Zeusi, Giambecchina, Attardi, Pirandello, Sciascia, Camilleri), bisogna tenere in superficie la vena artistica che ci contraddistingue. Non è certo un caso che il geniale e enigmatico Dedalo, atterrò con le sue ali di cera proprio in questa terra, perché qui, ospitato dal sicano Kocalo, avrebbe potuto continuare a produrre opere d’arte.